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Perché mio figlio non ascolta?

“Perché mio figlio non ascolta?”
“Perché devo ripetere le stesse cose cinque volte?”
Se sei il genitore di un figlio di età compresa tra i 2 e i 16 anni di vita (ebbene sì) sei quasi certamente alle prese con questo problema. Non ricevere ascolto da un bambino o da un ragazzo può arrecare fastidio, disagio, può diventare addirittura esasperante. A fine giornata, l’idea di “lottare” con un figlio che non considera quanto stiamo provando a comunicare, è davvero frustrante.
I genitori si sentono soli, nervosi e proprio in questi momenti si espongono al rischio di intervenire con punizioni, ricatti, urla. Senza dimenticare il senso di colpa che ne deriva poi, quando si realizza che le poche ore trascorse insieme, sono state di grida e minacce.
Ecco perché devi chiederti perché tuo figlio non ascolta: per quel senso di colpa che ti logora dopo, quando oramai lui dorme e ti risuonano dentro le parole di rabbia, dette di istinto. Questo male al cuore che provi, deve spingerti a chiederti come mai tuo figlio non ascolta e se c’è qualcosa che puoi modificare per migliorare la situazione.
Oggi condivido con te  due possibili spiegazioni alla difficoltà che stai incontrando con il tuo bambino o il tuo adolescente.

Due possibili motivi per cui un figlio non ascolta

  1. Se le spiegazioni formulate sono troppo lunghe potrebbe accadere che tuo figlio faccia difficoltà a “starti dietro” nel discorso. Vedi, quando parli con il tuo bambino o con il tuo adolescente, devi sempre tenere a mente che le capacità attentive non sono quelle che avresti tu in un comune dialogo. Se vuoi esser efficace nella comunicazione e sortire effetti pratici, offri indicazioni in tono sereno, ma sicuro e riduci la quantità di spiegazioni. Per i bambini e i ragazzi è più facile!
  2. Ricorda che il cervello di tuo figlio risponde ad un solo stimolo per volta.
    Adolescenti che ti rispondono distrattamente mentre chattano su Whatsapp? Bambini che ti ignorano mentre giocano con il peluche preferito e tu continui a chiedere di andare a letto? Ti  capisco, ho vissuto entrambi e so quanto può esser antipatico. Poi ho compreso che se desideravo ascolto, occorreva creare le premesse giuste, non semplicemente chiederlo: il cervello dei bambini e dei ragazzi, quando è assorbito da un’attività che li appassiona, è incapace di stare su altro.
    Serve quindi imparare ad “attirare a sé” il proprio figlio quando è intento in un’attività ben più allettante delle nostre richieste! Dobbiamo suscitare  spontaneamente l’ascolto.

    Qualcosa tipo:
    Hmm…sai che anch’io vorrei fare una coccola al tuo peluche prima di andare a letto? La faccio piano piano… Così si rilassa e poi tutti a nanna, anche lui!” oppure “Stai chattando con la tua amica per decidere come vestirvi sabato alla festa? Io ti consiglio quell’abito fantastico che abbiamo comprato settimana scorsa…a proposito, ma alla fine verranno a prendervi i suoi genitori o veniamo noi?”
immagini-mio-figlio-non-ascoltaSi tratta di modalità leggere, ma efficaci, perché  rendono più tollerabili da tuo figlio i tuoi interventi e sopratutto, finalmente, mettono pace a tutti quei momenti di conflitto e incomprensione che rovinano la vostra quotidianità.

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