essere genitori

Essere genitori oggi, i 5 scivoloni da evitare: secondo scivolone

Eccoci al secondo scivolone educativo più diffuso a cui espone il fatto di essere genitori.
Nel precedente articolo, abbiamo visto l’importanza di calare i grandi principi educativi in fatti e azioni della vita quotidiana di tuo figlio.
Perché è dalla vita che il tuo bambino impara ed è dall’efficacia delle tue azioni educative (non dalla filosofia!) che tu ti rinforzi come genitore ed acquisisci sicurezza nelle tue competenze.
Oggi, quindi, vediamo insieme un altro fondamentale principio che, rappresenta un pilastro della mia professionalità educativa.
Indipendentemente che io abbia a che fare con un treenne, un preadolescente o un teenager!

Secondo scivolone: confondere bisogni e richieste

Nel corso della mia esperienza, ho verificato che tra i genitori e i figli di tutte l’età, un malinteso preme più di altri e compromette la relazione:
l’idea che tuo figlio abbia bisogno di tutto ciò di cui fa richiesta.

Mamma, mi aiuti a fare i compiti?

Papà, mi compri il cellulare?

Io  voglio andare al parco!

Papà, voglio uscire!

essere genitoriEcco, mi riferisco a tutti questi momenti e fai attenzione: non ti sto dicendo che nessuna delle richieste di tuo figlio corrisponda ad un reale bisogno!
Ti sto invitando a discernere le circostanze in cui bisogni e richieste corrispondono e quelle in cui tuo figlio ha un’esigenza cui non sa dare un nome e la confonde con altro.
Il bisogno di maggior vicinanza con te, il bisogno di sentirsi uguale agli altri, il bisogno di mettersi alla prova, sono solo alcune delle esigenze evolutive celate dietro le richieste di tuo figlio.

Perché imparare a distinguere i bisogni di un figlio dalle sue richieste

Imparare a operare un distinguo tra esigenze e richieste, è fondamentale per la crescita di tuo figlio, per due motivi:

  1. ti aiuta a limitare l’inutile senso di colpa che ti logora ogni volta che non riesci a dare a tuo figlio ciò che ti chiede;
  2. ti rasserena per tutte quelle volte in cui, pur dando a tuo figlio ciò di cui fa richiesta, constati che non solo non si placa… Ma esige ancora e ancora.

Condividi su:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *