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Il primo colloquio con la babysitter

Il primo contatto con la babysitter pone alla tua attenzione tanti elementi: professionalità, personalità della candidata e ovviamente, empatia. Oggi, riflettiamo insieme su un aspetto in particolare del primo colloquio con la babysitter, quello della presenza dei bambini all’appuntamento.

Quante volte hai pensato fosse indispensabile la presenza di tuo figlio al primo incontro con la tata?

E fosse utile per darti un feedback, per valutare nell’immediato la professionalità della candidata?

Oggi ti offro un nuovo punto di vista.

3 motivi per avere il primo appuntamento con la tata in presenza di soli adulti.

Ebbene sì, dal punto di vista relazionale ed educativo, la baby sitter andrebbe incontrata anzitutto da mamma e papà in presenza esclusiva.
Vi sono diversi motivi all’origine di questo suggerimento. Vediamo quali.

  1. In presenza del bambino si parla con il bambino; in sua assenza si parla di lui.
    Il primo motivo, in un certo senso, ha a che vedere con il rispetto di tuo figlio, sì. So che spesso hai pensato che, proprio al fine di riconoscere i suoi bisogni, fosse fondamentale la sua presenza. In realtà, il tuo bambino ha bisogno di un adulto di riferimento che possa spiegare la sua storia e le sue abitudini con sensibilità e tatto, ma in sua assenza. Questo ti consente di condividere con la babysitter aspetti che ritieni delicati e importanti, ma a cui è giusto tuo figlio non partecipi.
    D’altra parte, pensa: tu come ti sentiresti se qualcuno parlasse di te, delle tue abitudini e del tuo carattere come se tu non ci fossi?
    Perché per il tuo bambino dovrebbe esser diverso?
  2. Il bisogno di attenzione del bambino aumenta in situazioni inusuali.
    Ti è mai successo di coinvolgere tuo figlio al primo appuntamento con la babysitter e di assistere a una crescente richiesta di attenzioni?
    Un continuo bisogno di esser guardato e di mostrarsi. Al punto che, spesso, ti sei ritrovato a chiedergli di andare a giocare per riuscire a scambiare qualche parola con la candidata.
    Vedi, quel “lasciaci tranquilli qualche minuto, poi arriviamo!” è una richiesta che difficilmente può esser soddisfatta perché la natura dei bambini è un’altra. La novità, l’eccitazione di sapere che c’è una persona per lui, sono tutti elementi che sollecitano tuo figlio e la sua partecipazione, giustamente.
    Eppure a te serve parlarti con la baby sitter, capire se è la persona giusta per voi… un lavoro importante insomma, per il quale serve il contesto adatto.
  3. La babysitter è scelta da mamma e papà, non dal bambino.
    Concetto in controtendenza, ma di fondamentale importanza. La babysitter è scelta da mamma e papà, che insieme si assumono la responsabilità di decidere per il figlio.
    Chiaro che poi servirà fornire supporto alla relazione nascente tra tata e bambino, fare un affiancamento alla nuova figura entrata in famiglia.
    Dare suggerimenti, creare occasioni di avvicinamento sono azioni di cui non si farà a meno, ma restano successive ad una decisione intrapresa dai genitori.

babysitterChi si occupa di tutte le scelte più importanti della vita di un bambino, infatti? Mamma e papà. Proprio per questo, la selezione della tata spetta a te. Sii fiducioso del tuo intuito!

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